2015 – L'altro racconto della Rocchetta Mattei e i laghi

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E’ successo….. la grande divisione!!!!

 

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Al castello Rochetta Mattei il gruppo si è diviso; chi ha creduto che la fila potesse bene o male scorrere, è rimasto, dopo un momento di incertezza, l’altro preso dallo sconforto dell’attesa si è lasciato sedurre dai più facili laghi (Brasimone, Suviana) .

Ecco le formazioni:

  1. In coda; annalisa, bonix, lorinz, adrien, president e leo (l’uomo con il gorilla pod), trifil e fabry, lapin

  2. Al lago: grandix e famiglia, merca, guazz e leopold

Causa interferenze elettro-omeopatiche del signor Mattei, le comunicazioni si sono interrotte subito e i due gruppi hanno vissuto di vita propria non entrando più in contatto.

Mentre il viaggio è in corso, lapin si lascia andare ad un commento nei confronti di una chiesa “ancora più brutta di quella di sagginale”…poi si scopre progettata da Alvar Aalto.

 

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Intanto bonix dà informazioni sui luoghi e relativo fiume Limentra. Dopo 1 ora e mezzo di coda finalmente entriamo nel castello e la guida ci rende partecipi della storia e imprese del signor Mattei; nel castello si susseguono simboli esoterici, massonici, popoli che grazie a lui saranno privati dalle malattie, unguenti e preparati miracolosi in grado di curare tutto. Però l’esimio Mattei che aveva preparato la festa d’addio al mondo a 90 anni, lascia in anticipo a 87 anni, confermando che ancora la cura miracolosa nonostante l’impegno e la diffusione nel mondo dei suoi preparati (ancora oggi utilizzati in india e pakistan)non è stata trovata.

 

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Lui si è divertito a inserire vari tipi di simbologie nel castello per scongiurare la pochezza umana partendo dalla considerazione che il suo messaggio parte di un gruppo di eletti fosse ovviamente ad un livello superiore.

Scattiamo cercando di cogliere archi e volute, colonne e simbologia, scale e panorami ( il castello offre una vista a 360°).. Sono le 13.30 quando termina la visita…. adrien si è finito a cercare contatto con l’altro gruppo…. ma NIENTE… intanto il giornale e il suo maglione sono rimasti nella macchina del guazz. Il vice president cerca un luogo dove pranzare e risponde positivamente il bar sonia (o sara!!): taglieri di affettato, pane, chi con sfiziosi panini caldi!!!Altri con pasta finissssssssssssima e molto fritta per la gioia di chi ha il piacere di mangiarla. Gli animi si rasserenano, adrien si accontenta di una pizzetta e birrino che alcuni trovano un po’ “triste”…. ma i gusti sono personali…

Ci lasciamo andare a chiacchiere, battute, ormai sono quasi le 3 e ci aspettano i laghi…. Riprendiamo il cammino e…. la giornata è stata caratterizzata da cambi di strada improvvisi, errori di letture di cartelli, non è servita google map…. ma questo non ha certo creato problemi…… arriviamo.

Il lago di Suviana qualche fotina, qualche chiacchiera con i pescatori, Brasimone visto dalla macchina… perché andiamo verso il castagneto secolare di Poranceto.

 

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All’altezza della località Baigno, ormai abbandonati da google map, lapin capta due “stanziali” chiede a lorinz di abbassare il finestrino per urlare la richiesta di informazioni….. MA…nello stesso momento circa 10 motociclisti a 200 all’ora sfrecciano in questo posto sperduto… meglio di “potrebbe andare peggio, potrebbe piovere…”. Il castagneto si rivela all’altezza: alberi secolari scultorei e ricchi di visioni. La truppa si concede un nuovo relax, birretta, caffè…… Intanto adrien scalpita per tornare e si riparte questa volta solo viaggio di ritorno. Occasioni fotografiche mancate: bambina (nord-africa) al balcone con tappeti e vestiti arabi.