2014 – Modena – Walter Chapell

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Sabato 18.01.2014 – Uscita a Modena con visita della mostra di “Walter Chapell”

La prima uscita del Photoclub Mugello nel 2014 l’abbiamo fatta a Modena. Le mostre a Modena ormai sono una garanzia (negli anni precedenti siamo andati a vedere quelli di Ansel Adams e poi quella di Edward Weston). Quest’anno 7 soci non potevano resistere alla tentazione di andare a vedere anche quella di Walter Chapell  (1925 — 2000) nell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena.
Ne è valsa decisamente la pena, visto che nessuno di noi conosceva già questo fotografo che ci ha colpito con la sua bravura.

Walter Chappell non è molto noto perché suo lavoro è stato spesso censurato e rifiutato con l’accusa di essere troppo esplicito per anni, Le sue fotografie, sempre in bianco e nero, riguardano l’amore, il corpo, la materia, il sesso.

In mostra  ci sono più di 150 fotografie, realizzate tra gli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta, e poi alcuni di “World of Flesh”, libro rifiutato da vari editori americani – e dunque mai pubblicato – perché ritenuto all’epoca troppo esplicito nella sua celebrazione della vita e della natura.

Walter Chappell è nato a Portland , Oregon nel 1925 . Sua madre era un contralto con il Portland Symphony Choir e suo padre per un quarto nativo americano.
ha lavorato come ingegnere ferroviario . Da ragazzo ha vissuto nella riserva indiana Yumatillo nel nord-est dell’Oregon , che sviluppo in lui un interesse per le cerimonie degli indiani d’America e un amore per la natura in tutto il suo essere . Ha studiato arte, musica e architettura in seguito studiato presso TaliesinWest di Frank LloydWright .  Dopo avere incontrato il fotografo Minor White al età di 17 anni, Walter divenne totalmente  affascinato della fotografia .

Chappell ha scritto “Sotto il sole”  un libro precoce che ha caratterizzato le sue fotografie : “La visione della macchina fotografica funziona come una funzione intelligente tra gli occhi umani e la totalità di comprensione in un momento di consapevolezza attiva . Nessuna fotocamera è necessario per questa esperienza , solo la viva sensibilità della mente umana . Per arrestare e perfezionare questo flusso di impressioni, creando un’immagine indipendente nello spazio ,io uso la mia macchina fotografica con la stessa cura e immediatezza come ho abituato a praticare con la mia occhi.

Le immagini Metaflora, una serie di foto “elettriche” sono state realizzate senza una macchina fotografica nel buio più totale utilizzando elementi naturali posti su un piastra metallica elettrificata ad alta tensione.

Dopo la visita della mostra eravamo tutti affamati e allora siamo andati a pranzare in una bella trattoria chiamata ” Osteria del Pomodoro”. Abbiamo mangiato piatti buoni e semplici, comunque presentati in modo molto raffinato, tutto accompagnato con una buona bottiglia di vino. Allegri e contenti abbiamo continuato la nostra passegiata nel centro di Modena per poi tornare nel Mugello.

Vediamo dove ci porteranno le prossime uscite. Probabile a Venezia per fotografare il carnevale.

 Alcune immagini tratte dagli scatti dei partecipanti… altre fotografie e commenti nella relativa discussione nel forum.

 

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